Stop all'assegno di mantenimento

In caso di peggioramento delle condizioni economiche e personali, chi è obbligato a versare l’assegno di mantenimento non può sospendere in modo autonomo il versamento di quanto dovuto: l’obbligo resta in vigore fino alla decisione del Giudice che ne autorizzi la modifica o la revoca.

È però possibile chiedere la revisione dell’assegno di mantenimento o divorzile con l’intervento di un avvocato esperto in diritto di famiglia a Milano. Sarà necessario valutare i presupposti, raccogliere la documentazione e presentare la domanda di revisione.

Quando si può chiedere la modifica dell'assegno di mantenimento

Perché il Giudice accolga la richiesta di revisione o cessazione dell’assegno, è necessario dimostrare l’esistenza di giustificati motivi sopravvenuti.

Questi motivi devono essere:

·        nuovi cioè successivi alla sentenza o all’accordo

·        rilevanti cioè che alterino in modo significativo l’equilibrio precedente

·        documentabili ovvero provabili con documenti o testimoni

Quali sono i motivi per chiedere una modifica

I motivi più comuni per chiedere un aumento o una riduzione dell’assegno di mantenimento sono:

Mutamento della situazione economica di chi paga (obbligato)

  • Peggioramento: licenziamento, riduzione del reddito, sopraggiunta in validità o malattia, aumento delle spese, nascita di un nuovo figlio. Le dimissioni volontarie non sono considerate un motivo valido salvo che non siano dipendenti dalla volontà (per esempio in caso di dimissioni per malattia);
  • Miglioramento: aumento del reddito, eredità, entrate economiche consistenti

Mutamento delle condizioni economiche di chi riceve

  • Peggioramento: perdita del lavoro, aggravamento dello stato di salute
  • Miglioramento: aumento del reddito, lavoro stabile, avvio di un’attività in proprio
  • Revoca: instaurazione di una stabile convivenza

In caso di convivenza more uxorio è necessario dimostrare la stabilità della relazione con documenti, testimoni o certificati anagrafici che dimostrino che la nuova coppia condivide le spese e convive per un progetto comune.

Mutamento delle esigenze del figlio

  • Aumento delle esigenze: iscrizione a scuole o università private, aggravamento di problemi di salute, inizio attività sportive o terapeutiche costose
  • Autosufficienza economica: il figlio maggiorenne trova un lavoro stabile che gli consenta di essere indipendente economicamente. Secondo il Tribunale di Milano non sono sufficienti lavoretti o stage temporanei.
  • Cambio di collocamento: se il figlio va a vivere con il genitore obbligato al mantenimento questi può chiedere la riduzione dell'importo da versare o l’annullamento dell'obbligo di versamento

Come si chiede la modifica dell'assegno

Vi sono due modi per chiedere la modifica dell'assegno di mantenimento

1) Negoziazione assistita o ricorso consensuale

Se tra le parti vi è accordo questa è la soluzione più veloce.

  • Vantaggi: riduzione dei costi, tempi più brevi e minore conflittualità.
  • Ruolo degli avvocati: gli avvocati redigono l’accordo e lo trasmettono al Tribunale per l'approvazione.

2) Ricorso giudiziale

Quando non c’è accordo, occorre presentare ricorso per la revisione delle condizioni economiche

Le fasi della procedura sono:

  1. Deposito del Ricorso: Il tuo avvocato deposita un ricorso in Tribunale (a Milano, presso il Tribunale Ordinario) allegando tutta la documentazione che prova i motivi sopravvenuti (es. lettere di licenziamento, contratti di lavoro del beneficiario, estratti conto, documentazione sanitaria).
  2. Produzione Documentale (Obbligatoria): Con la Riforma Cartabia, l'obbligo di allegare le dichiarazioni dei redditi degli ultimi tre anni e la documentazione patrimoniale è più stringente in caso di richiesta di contributi economici.
  3. Udienza: Il Giudice fissa l'udienza. A Milano, i tempi possono variare, ma è cruciale una preparazione documentale ineccepibile.
  4. Decisione: Il Giudice, valutate le prove, emette un provvedimento che stabilisce il nuovo importo (o la revoca) dell'assegno. La modifica ha effetto dalla data della domanda (ricorso), ma non retroattivamente sulle somme versate in precedenza. Per questo è importante agire tempestivamente, senza attendere mesi.

Onere della prova

A Milano, come in tutti i Tribunali, l'elemento cruciale è la prova. Non basta affermare di aver perso il lavoro, è necessario documentarlo in modo inequivocabile.

Rivolgersi a un avvocato divorzista che conosca le prassi e le tendenze giurisprudenziali del Tribunale di Milano è essenziale per presentare una documentazione solida e completa che possa convincere il Giudice dell'effettiva alterazione dell'equilibrio.

Hai un cambiamento significativo?

La legge è chiara: l'obbligo di versare l'assegno non si interrompe da solo, anche se hai perso il lavoro o se il tuo ex coniuge ha iniziato una nuova convivenza. La modifica ha effetto solo dalla data in cui viene depositata la domanda in Tribunale. Ogni mese di ritardo è un potenziale costo extra non recuperabile.

Se il tuo caso è complesso e richiede un'analisi immediata, prenota una Consulenza presso il nostro studio di Milano.

Durante l'incontro, valuteremo insieme:

  • L'onere della prova e i documenti necessari.
  • La strategia più rapida (negoziazione o ricorso giudiziale).
  • La stima del potenziale nuovo importo.
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