Visite genitori e figli

Tipi di calendari e soluzioni concordate

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Quando una coppia si separa, molti genitori si chiedono come vengono regolate le visite tra il genitore non convivente e i figli.
È una domanda comune, soprattutto tra i padri, che vogliono capire
quante volte possono vedere i figli, per quanto tempo e in quali periodi.

Non esiste una risposta unica: il calendario delle visite genitori–figli viene stabilito di comune accordo tra le parti o dal Giudice in base a diversi fattori personali e familiari.

Il diritto di visita dei genitori

Dopo una separazione o un divorzio il diritto di visita dei genitori nei confronti dei figli è uno degli aspetti più delicati da regolare. Il diritto di visita consente al genitore non convivente di mantenere un rapporto costante e significativo con i propri figli, nel rispetto del loro benessere psicologico ed emotivo.

Affidamento condiviso e regolamentazione visite

In Italia la Legge prevede di regola l'affidamento condiviso che mira a garantire la presenza equilibrata di entrambi i genitori nella vita dei minori.

Ogni situazione familiare è unica e i tempi di permanenza, i giorni di visita e le modalità di incontro devono essere stabiliti in base alle esigenze del minore e alle disponibilità dei genitori.

Fattori che influenzano il calendario delle visite

Se non vi è accordo tra i genitori, Il Giudice definisce la frequenza e la durata degli incontri considerando elementi come:

  • l’età dei figli
  • gli impegni scolastici e sportivi
  • gli orari di lavoro dei genitori
  • la distanza tra le abitazioni
  • altri fattori legati al benessere dei minori

Esempi pratici

  • Se il figlio è molto piccolo, di solito si evita inizialmente il pernottamento presso il genitore non convivente.
  • Con figli più grandi e autonomi, spesso il calendario viene concordato liberamente tra genitore e figlio.
  • Se le abitazioni sono lontane, si preferisce concentrare le visite in periodi più lunghi, come durante le vacanze estive.

Calendario standard visite

Nella maggior parte dei casi, i Tribunali stabiliscono un calendario di visite “standard”, che prevede:

  • Weekend alternati dal venerdì sera al lunedì mattina (con pernottamento dal genitore non convivente).
  • Uno o due incontri infrasettimanali, di norma dalla sera al mattino successivo.
  • Vacanze estive: dai 15 ai 30 giorni, anche non consecutivi.
  • Vacanze di Natale e Pasqua: suddivise a metà, alternate di anno in anno.

Questo modello è spesso applicato nei casi di affido condiviso.

Settimane alterne

Una soluzione alternativa è la permanenza a settimane alterne presso ciascun genitore.
I figli trascorrono una settimana con il padre e la successiva con la madre, alternando regolarmente.

In questi casi si può optare per un mantenimento diretto, con divisione al 50% delle spese straordinarie, se le condizioni economiche lo permettono.

Un’altra variante prevede che i figli rimangano nella casa familiare, alternando la convivenza con un genitore e poi con l’altro.

Questo modello si basa sul principio della bigenitorialità: garantire ai figli un rapporto equilibrato con entrambi i genitori, anche dopo la separazione.

Giorni alternati e formula 2-2-3 o 3-2-2

Alcuni genitori preferiscono un’organizzazione più dinamica, che consenta frequenti contatti con i figli.
Tra i modelli più diffusi troviamo:

  • Formula 2-2-3: due giorni con un genitore, due con l’altro e tre con il primo, alternando la settimana successiva.
  • Formula 3-2-2: tre giorni con un genitore, due con l’altro e altri due con il primo, poi si inverte.

Queste soluzioni sono particolarmente indicate per mantenere una continuità affettiva costante con entrambi i genitori.

Conclusioni

Ogni situazione familiare è unica.
Il consiglio è quello di
favorire il dialogo tra i genitori, anche in presenza di conflitti, per garantire ai figli stabilità, affetto e continuità nei rapporti.

Il principio guida resta sempre lo stesso: il benessere del minore viene prima di tutto.

Quando sorgono difficoltà nell'applicazione del diritto di visita, come rifiuto del minore, ostacoli posti da uno dei due genitori o necessità di modifica delle condizioni, è fondamentale rivolgersi ad un avvocato esperto in diritto di famiglia.

L'Avv. Claudia Lantieri, offre consulenze personalizzate per la gestione dei rapporti genitori figli.

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F.A.Q.

  • Cosa significa diritto di visita?

    Il diritto di visita è il diritto del genitore non convivente di mantenere rapporti personali, diretti e continuativi con i propri figli. Viene stabilito dal giudice nell’interesse del minore, garantendo un equilibrio affettivo con entrambi i genitori.

  • Chi decide i giorni e gli orari di visita?

    Le modalità di visita vengono definite o con accordo tra i genitori, oppure dal Giudice con un provvedimento prima provvisorio e poi definitivo nella sentenza. Il calendario deve tenere conto delle esigenze del bambino e degli impegni di entrambi i genitori.

  • E' possibile modificare le condizioni di visita nel tempo?

    . Se cambiano le condizioni di vita dei genitori o dei figli (ad esempio trasferimenti, problemi di salute o esigenze scolastiche), è possibile chiedere una revisione delle condizioni di affidamento e visita presentando un’istanza al Tribunale.

  • Cosa succede se uno dei genitori ostacola il diritto di visita?

    Ostacolare i rapporti tra un genitore e i figli può avere conseguenze legali serie. È consigliabile rivolgersi a un avvocato per richiedere l’applicazione del provvedimento giudiziario o l’intervento dei servizi sociali per tutelare il minore.

  • Come può un avvocato aiutarmi in caso di conflitto sulle visite?

    Un avvocato esperto in diritto di famiglia può assisterti nel dialogo con l’altro genitore, mediare eventuali contrasti e, se necessario, intraprendere le azioni legali per garantire il rispetto del diritto di visita e la serenità dei figli.

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