Convivenza e Mutuo: Cosa Sapere su Pagamenti, Diritti e Tutela

Acquistare una casa insieme al proprio partner è un passo importante, sia dal punto di vista emotivo che economico. Sempre più coppie scelgono la convivenza senza matrimonio, ma pochi sanno cosa succede quando si paga insieme un mutuo. Chi ha diritto alla casa? Come vengono gestiti i rimborsi in caso di separazione? In questo articolo approfondiamo i diritti e i doveri dei conviventi rispetto alle somme pagate per il mutuo, con un occhio alla tutela legale e alla corretta documentazione.

Convivenza e acquisto della casa: il contesto legale

La convivenza more uxorio – cioè tra due persone non sposate ma legate da una relazione stabile – è oggi riconosciuta anche dal punto di vista giuridico, grazie alla Legge Cirinnà del 2016. Tuttavia, la tutela patrimoniale dei conviventi è ancora molto più debole rispetto a quella dei coniugi.

Quando due conviventi decidono di acquistare un immobile insieme, o quando uno dei due partecipa al pagamento del mutuo per una casa intestata solo all'altro, possono sorgere problemi legali in caso di rottura della relazione.

Casa cointestata e mutuo cointestato: una soluzione più chiara

Il caso più semplice dal punto di vista legale è quello in cui:

  • L’immobile è cointestato a entrambi i conviventi
  • Il mutuo è cointestato e ciascun partner paga la sua quota

In questa situazione, ognuno è proprietario per una percentuale (solitamente 50%) dell'immobile e ognuno ha l'obbligo di contribuire in pari misura al rimborso del mutuo.

In caso di separazione, sarà possibile vendere l’immobile e dividere l’eventuale ricavato in base alle quote di proprietà. Se uno dei due vuole mantenere la casa, può liquidare l'altro con una somma equivalente alla sua quota.

Quando uno paga, ma non risulta proprietario

Uno dei casi più controversi riguarda le situazioni in cui un solo convivente è intestatario del mutuo e/o dell'immobile, ma entrambi contribuiscono alle rate del finanziamento. È una situazione frequente, soprattutto quando una persona ha un reddito più solido e ottiene più facilmente il mutuo, oppure quando uno dei due non può figurare come proprietario per altri motivi (ad esempio, per non perdere agevolazioni fiscali o sussidi).

In questi casi, l’altro partner – pur pagando parte o tutta la rata del mutuo – non ha automaticamente alcun diritto sull'immobile, a meno che non ci siano prove documentali della sua partecipazione all’acquisto.

Le somme pagate per il mutuo: come tutelarsi

Chi partecipa al pagamento del mutuo senza essere proprietario dell’immobile rischia di perdere il denaro investito in caso di fine della convivenza, a meno che non siano stati presi accorgimenti legali.

Ecco alcune strategie per tutelarsi:

a. Scrittura privata

È possibile redigere una scrittura privata tra conviventi che attesti la partecipazione alle spese per l’acquisto della casa o per il pagamento del mutuo. Questo documento ha valore legale e può essere utilizzato in caso di controversie.

b. Riconoscimento del credito

Chi ha pagato parte del mutuo può chiedere il riconoscimento di un credito nei confronti dell’altro convivente, anche tramite vie legali. È però fondamentale poter dimostrare il trasferimento di denaro (bonifici, estratti conto) e il motivo per cui è stato fatto.

c. Cointestazione successiva

In alcuni casi è possibile modificare l’intestazione dell’immobile anche dopo l’acquisto, intestandolo a entrambi i conviventi, ma si tratta di una procedura complessa e costosa, che comporta anche imposte di registro e notarili.

Restituzione delle somme in caso di separazione

Nel momento in cui la convivenza finisce, il partner che ha pagato parte del mutuo senza essere proprietario dell’immobile può richiedere la restituzione delle somme versate, ma dovrà avviare una causa civile e dimostrare:

  • L’effettivo versamento delle somme
  • L’intento comune di contribuire all’acquisto
  • L’assenza di volontà donativa (cioè che non si trattava di un regalo)

La giurisprudenza, negli ultimi anni, ha riconosciuto in alcuni casi il diritto alla restituzione di quanto versato, soprattutto quando il contributo era significativo e collegato all’acquisto della casa familiare.

La donazione: attenzione alla forma

Se il convivente ha versato soldi a titolo gratuito (cioè come dono), è importante sapere che, per importi elevati, la legge richiede la forma scritta con atto notarile. In assenza di questo, la donazione può essere contestata, e il partner potrebbe essere obbligato a restituire quanto ricevuto, se non riesce a dimostrare che si trattava davvero di una donazione valida.

Mutuo e convivenza con figli: cosa cambia?

Quando ci sono figli nella coppia convivente, il discorso diventa ancora più delicato. La legge tutela in primis il superiore interesse dei minori, e in caso di separazione uno dei due partner potrebbe avere il diritto di abitare nella casa anche se non è proprietario, per garantire stabilità ai figli.

Anche in questo caso, però, i pagamenti del mutuo non garantiscono automaticamente alcun diritto di proprietà. Per questo è essenziale stabilire accordi chiari fin dall’inizio.

Come comportarsi: consigli pratici

Ecco alcuni suggerimenti per evitare problemi futuri:

  • Cointestare l’immobile se entrambi partecipano all’acquisto
  • Cointestare il mutuo per ripartire equamente le responsabilità
  • In caso contrario, regolare per iscritto ogni contributo economico
  • Conservare tutte le prove dei pagamenti effettuati
  • Valutare la stipula di un contratto di convivenza, previsto dalla legge, per definire diritti e doveri patrimoniali

Conclusioni: chiarezza prima di tutto

L’acquisto di una casa da parte di conviventi è un passo importante, che richiede attenzione legale e trasparenza. Anche se l’amore è forte, è fondamentale tutelarsi dal punto di vista economico e patrimoniale, specialmente quando si tratta di pagare un mutuo. Una scelta consapevole oggi può evitare lunghi e costosi contenziosi domani.

Per questo, prima di firmare un contratto di mutuo o acquistare casa insieme, è consigliabile rivolgersi a un notaio o a un avvocato specializzato in diritto di famiglia o diritto immobiliare.

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