Amministratore di sostegno

Quando una persona cara non è più in grado di occuparsi delle proprie necessità o del proprio patrimonio, può essere fondamentale nominare un amministratore di sostegno. A Milano, il Giudice Tutelare valuta ogni caso per garantire protezione e rispetto della dignità del beneficiario.

Scopri come funziona e quando è possibile richiederne la nomina al Giudice Tutelare.

Cos'è l'amministratore di sostegno

L’amministratore di sostegno è una figura prevista dalla Legge n. 6 del 9 gennaio 2004, introdotta per assistere e proteggere persone che, a causa di una malattia fisica o psichica, non sono in grado – in modo totale o parziale – di provvedere ai propri interessi.

Non si tratta di un istituto riservato solo agli anziani: può essere nominato anche per disabili, tossicodipendenti, alcolisti, o chiunque si trovi in una condizione di difficoltà o vulnerabilità.

L’obiettivo è quello di fornire supporto e tutela legale, senza limitare la libertà e la personalità del beneficiario.

Nomina dell'amministratore di sostegno a Milano

La nomina dell’amministratore di sostegno avviene con decreto del Giudice Tutelare del Tribunale di Milano (competente per residenza del beneficiario).

Possono presentare la richiesta:

  • il diretto interessato, se in grado di farlo;
  • i familiari più prossimi (coniuge, figli, parenti fino al quarto grado);
  • gli amici o chi si prende cura della persona;
  • il Pubblico Ministero o i servizi sociali del Comune di Milano.

Molto spesso, sono i familiari di persone anziane o con Alzheimer a rivolgersi al proprio avvocato di fiducia a Milano per avviare la procedura, al fine di ottenere una figura legale che possa gestire gli aspetti pratici e burocratici della vita quotidiana dell’assistito.

Compiti e poteri dell'amministratore di sostegno

L’amministratore di sostegno ha il compito di tutelare gli interessi personali e patrimoniali del beneficiario, secondo quanto stabilito nel decreto di nomina.

Tra i suoi compiti più comuni rientrano:

  • gestione di conti correnti, pensioni e risparmi;
  • pagamento di bollette e spese quotidiane;
  • decisioni relative a cure mediche e consenso informato;
  • amministrazione di beni immobili o mobili;
  • rappresentanza in atti legali o burocratici.

Atti che richiedono l’autorizzazione del Giudice Tutelare di Milano

Per alcuni atti, l’amministratore deve ottenere l’autorizzazione del giudice, ad esempio per:

  • acquistare beni (esclusi quelli domestici);
  • riscuotere capitali o cancellare ipoteche;
  • accettare o rinunciare a eredità o donazioni;
  • stipulare contratti di locazione superiori a 9 anni;
  • intraprendere cause legali di rilievo.

Atti che richiedono l'autorizzazione del Tribunale di Milano

Serve invece l’autorizzazione del Tribunale di Milano, previo parere del Giudice Tutelare, per:

  • vendere beni immobili;
  • costituire ipoteche o pegni;
  • procedere a divisioni ereditarie;
  • accettare transazioni o concordati.

Revoca dell'amministratore di sostegno

La revoca dell’amministratore di sostegno può essere richiesta quando:

  • non sussistono più i motivi che ne hanno determinato la nomina (ad esempio, miglioramento dello stato di salute);
  • l’amministratore ha commesso irregolarità nella gestione, come omissione di rendiconti o atti contrari agli interessi del beneficiario.

La revoca può essere domandata dall’interessato, dai familiari, dal Pubblico Ministero o da persone di riferimento.
Se il giudice rigetta la richiesta, è possibile presentare
reclamo alla Corte d’Appello di Milano.

Amministratore di sostegno per malati di Alzheimer e anziani a Milano

Uno dei casi più frequenti in cui si ricorre alla nomina di un amministratore di sostegno è quello degli anziani affetti da Alzheimer o demenza senile.

In questi casi, la persona non è più in grado di gestire in autonomia:

  • le proprie finanze;
  • le cure mediche e il consenso informato;
  • la gestione patrimoniale;
  • le relazioni con istituti bancari o enti pubblici.

La legge prevede che anche i familiari debbano richiedere al Giudice Tutelare del Tribunale di Milano la nomina di un amministratore di sostegno, affinché una figura legalmente autorizzata possa agire nel miglior interesse dell’assistito.

I giudici milanesi valutano attentamente ogni richiesta, concedendo la nomina solo in presenza di una reale necessità o urgenza, ad esempio quando la persona è sola, priva di rete familiare o potenzialmente a rischio di abuso.

Perché rivolgersi ad un avvocato a Milano per l'amministratore dei sostegno

Rivolgersi a un avvocato esperto in diritto di famiglia a Milano è fondamentale per:

  • comprendere se sussistono i requisiti per la nomina;
  • predisporre correttamente il ricorso al Giudice Tutelare;
  • seguire la procedura in Tribunale;
  • assistere il beneficiario e i familiari nella gestione dell’amministrazione.

Un legale specializzato può inoltre occuparsi delle fasi successive, come la revoca, la sostituzione o la rendicontazione periodica dell’amministratore di sostegno.

Consulenza legale a Milano per amministratore di sostegno

Se hai bisogno di assistenza per la nomina, gestione o revoca di un amministratore di sostegno a Milano, il nostro Studio Legale [Nome Studio] è a tua disposizione.

Offriamo consulenze mirate per la tutela di anziani, disabili e persone fragili, garantendo un approccio umano e professionale in ogni fase della procedura.

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Ti aiuteremo a comprendere tempi, costi e documenti necessari per presentare la domanda al Giudice Tutelare.

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